Come faccio a svezzare un gattino neonato?

Generalmente un gattino può ritenersi svezzato all’età di due mesi. Questo è il momento ideale per far avvenire il distacco dalla madre e per iniziare la convivenza con il nuovo proprietario. L’arrivo del gattino nella nuova casa è un momento importante: per favorire il suo ambientamento si deve agire con dolcezza, evitare di gridare e di sollecitarlo con eccessivo entusiasmo. Un gatto che viene condotto in un ambiente sconosciuto si dimostra sicuramente impaurito, bisogna quindi rispettare i suoi tempi di adattamento alla nuova casa ed ai nuovi compagni di vita. Si può quindi lasciare il nuovo arrivato nel trasportino aperto in una stanza tranquilla e aspettare che sia lui a decidere quando iniziare a socializzare con l’ambiente e tutti i componenti della sua nuova famiglia, altri animali compresi.

Se ci sono bambini in casa, spiegheremo loro che è non è arrivato in casa un nuovo giocattolo e cercheremo di controllare sempre la situazionein modo che non lo disturbino, eviteremo di farli giocare con lui in nostra assenza o che lo afferrino per la coda o lo disturbino durante il sonno.

All’arrivo del gattino in casa gli metteremo subito a disposizione una lettiera, per abituarlo immediatamente a sporcare in tale posto, ricordando di collocarla in un luogo facilmente accessibile, lontano da dove mangia e dove gioca, possibilmente in un luogo dove non può essere disturbato dal passaggio di qualcuno o da rumori.

La stanza dedicata al gioco deve essere la più grande dell’abitazione, per far si che il gattino possa correre, arrampicarsi e giocare. Questa è un’attività importante per una crescita armoniosa sia fisica che comportamentale. Ricordiamo che la natura del gatto è quella del predatore, il cui istinto è la principale  causa dei danni arrecati in casa o nelle zone circostanti, comunque comprese nella sua area di gioco o caccia.

Ricordiamo sempre che il gattino ha bisogno di molte ore dedicate al sonno per crescere,in quanto in questi periodi della giornata sono secreti gli ormoni essenziali per la crescita.  Per tale motivo è importante non svegliare il cucciolo durante il sonno e ricordiamo che per tale attività avrà bisogno di una cesta posizionata in un posto caldo e tranquillo.

Le ciotole dell’acqua e del cibo devono essere collocate lontano dalla lettiera e soprattutto in un luogo diverso da dove mangiano i proprietari. Il gattino può infatti confondere il piatto con la propria ciotola e chiedere il nostro cibo. Ricordiamo di non offrire assaggi del nostro cibo al proprio animale: potrebbe avere problemi digestivi, iniziare a chiedere insistentemente cibo durante i pasti o rubarlo dalla tavola. L’acqua fresca deve essere sempre a disposizione.

È molto importante l’alimentazione del gattino nelle diverse fasi della crescita. Come regola generale bisogna evitare sempre, in qualsiasi fase della vita dell’animale, cambiamenti improvvisi di dieta, in quanto questi possono essere l’origine di disturbi digestivi, per cui prima di prendere un gattino è bene informarsi sulla propria alimentazione. Per cambiare dieta è sempre necessario passare da un alimento ad un altro in maniera graduale nell’arco di una settimana, diminuendo progressivamente il “vecchio” cibo ed aumentando progressivamente il “nuovo”. Si consigliano cibi specifici per gattini, in quanto questi forniscono un aiuto per lo sviluppodelle difese immunitarie, le funzioni vitali, un corretto sviluppo fisico ed inoltre garantiscono il giusto apporto nutritivo.

È buona norma sottoporre il nuovo arrivato ad una attenta visita veterinaria: il medico sarà in grado di valutare le condizioni di salute generale del gattino ed indicherà le tappe fondamentali da rispettare, per assicurarsi che il periodo della crescita scorra senza problemi.

Innanzitutto se il gattino presenta parassiti intestinali (evenienza molto comune nei soggetti giovani) dovrà essere effettuata la sverminazione:un esame delle feci permette di identificare la presenza di parassiti, il tipo di parassita presente e, quindi, la scelta del farmaco adatto all’occorrenza.

Molto importanti sono inoltre gliectoparassiti, ovvero parassiti esterni (quali pulci e zecche) che comunemente possono infestare la superficie corporea del nostro gatto, anche se questo vive in appartamento. Una costante profilassi elimina facilmente il problema, che, se trascurato, può diventare grave sia da debellare nell’ambiente siaperché unainfestazione massiva da ectoparassiti indebolisce notevolmente il gatto, sia perché sono essi stessi veicoli di altri agenti patogeni.

Per favorire la salute ed il benessere del gattino è importante che fra il secondo e terzo mese venga intrapreso il programma vaccinale, che nel gatto adulto deve essere rinnovato annualmente. Questo comprende la malattie respiratorie (Herpesvirus, Calicivirus) e la Panleucopenia (gastroenterite). Inoltre per i gatti che hanno la possibilità di uscire all’aperto o che vengono a contatto con altri simili, di cui si ignora la provenienza, è consigliato il vaccino anche contro la leucemia felina (FeLV); i gatti che vivono o soggiornano in zone a rischio per la rabbia vengono vaccinati anche contro questa malattia.

Se si desidera avere un metodo di riconoscimento del proprio animale in caso di smarrimento o se si ha intenzione di portarlo all’estero, va applicato all’animale, nella regione del collo, un microchip, il quale contiene un numero identificativo, necessario anche per il rilascio da parte delle USL di competenza territoriale del passaporto del proprio pet.

A partire dall’età di sei mesi si può valutare la possibilità di far sterilizzare ilgatto. È questa una scela importante per il gattino, perché influenzerà direttamente il suo benessere quotidiano ed il suo stile di vita. Un gatto sterilizzato ha una speranza di vita doppia rispetto ad un gatto non sterilizzato (14-18 anni contro 6-10 anni). Il gatto sterilizzato tende a fuggire di meno, non litiga con altri gatti (si evita il rischio di contrarre malattie contagiose) e, se di sesso femminile, viene ridotto al minimo il rischio di infezioni uterine e di tumori mammari. Inoltre un gattino sterilizzato, in età adulta, non marcherà il territorio e difficilmente potrà turbare la quiete domestica con i miagolii tipici della fase del calore. Nel siopti per la sterilizzazione, non va tuttavia dimenticato che esistono anche problematiche legate alla stessa, come la tendenza al sovrappeso, il diabete, i calcoli o l’insufficienza renale quando il gatto diventerà anziano.